L’aumento del 30% relativo alla tariffa che ogni comune deve versare alla Regione per poter conferire i rifiuti all’interno dell’impianto SAF di Colfelice, un impianto che nei fatti è di proprietà dei comuni stessi sta mettendo in subbuglio i sindaci, che già una settimana fa hanno espresso la loro contrarietà. La decisione è della Regione, la tariffa si calcola per tonnellata e da 102 euro circa si passa a 138 e spiccioli. Aumenti che riguarderanno tutti i rifiuti conferiti a partire dal 2015, quindi retroattivi e che verranno pagati dai soliti noti: i cittadini.

No secco all’aumento della Tari arriva anche dal consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e presidente della XV Comunità montana Gianluca Quadrini che dichiara:”Una ennesima stangata applicata tra l’altro a bollette che i cittadini hanno già pagato, causata dall’inefficienza dall’amministrazione regionale di centrosinistra che già nel 2012 aveva provocato un salasso di 3,5 milioni di arretrati sui rifiuti che dovrebbero pagare i comuni. Ora ci risiamo. Questo è inconcepibile perché significa che i soldi per l’aumento della Tari dovranno tirarli fuori dalle proprie tasche i cittadini, soggetti oggi già a somme esorbitanti in materia non solo di rifiuti, ma anche riguardo altre utenze”.

“E’ necessario pertanto che le istituzioni del territorio facciano fronte comune con tutti i sindaci dei comuni, la cui battaglia va sostenuta per il bene e la tutela di tutti i cittadini e dei loro servizi”.


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