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Bisogna modificare l’ultimo DPCM prolungando l’orario di apertura delle attività di bar, ristoranti – questo l’appello al Governo e ai parlamentari dell’opposizione di Gianluca Quadrini.
Bisogna modificare l’ultimo DPCM prolungando l’orario di apertura delle attività di bar, ristoranti – questo l’appello al Governo e ai parlamentari dell’opposizione di Gianluca Quadrini.
“Si riveda il limite di orario per la chiusura delle attività che l’ultimo DPCM del 27 ottobre ha imposto alle ore 18” – così Gianluca Quadrini, Presidente del Gruppo Provinciale di Forza Italia si rivolge al Governo e ai Parlamentari di opposizione affinché modifichino l’ultimo decreto emanato relativamente all’orario di chiusura delle attività.
“Il blocco della ristorazione, dei bar, delle altre attività e di tutta la filiera che ruota intorno a queste comporta una gravissima perdita economica per tutto il Paese. Ognuno di noi è consapevole del difficile momento che ci troviamo ad affrontare e della difficile impresa per arginare una situazione che vede un virus in costante crescita ma il compito di noi amministratori è quello di aiutare e tutelare i nostri cittadini con un occhio vigile affinchè si rispettino le regole. Con la fine del look down di maggio, gli imprenditori di questo settore si sono dimostrati persone responsabili, rispettando i protocolli sanitari che la normativa imponeva. Le attività sono state organizzate per un’apertura in totale sicurezza, sono stati investiti soldi per le sanificazioni, limitati in maniera considerevole i posti a sedere, è stata prestata massima attenzione al rispetto delle distanza. Seppur si è ripresa l’attività non a pieno regime, nel corso di questi mesi la voglia di lavorare ha prevalso sullo sconforto, quello stesso sconforto che oggi purtroppo si legge sul volto di ognuno dei commercianti chiamati a fare i conti con il nuovo decreto.”
In conclusione Quadrini si appella al buon senso del Governo e affinchè i parlamentari dell’opposizione si facciano sentire – “ Queste piccole imprese rappresentano dei presidi economici per il nostro paese e a volte, soprattutto nelle piccole realtà, sono l’unica fonte di reddito. La chiusura anticipata significa togliere un gran parte degli incassi e non è giusto. Per questo chiedo che venga rimodulato il decreto, prolungando l’orario di apertura di queste attività. Con la disperazione e la rabbia che sta crescendo, continuare con questa linea sarebbe una scelta disastrosa. La condanna a morte per migliaia di imprese sta causando una nuova emergenza che insieme al ritorno della pandemia sta mettendo in ginocchio un Paese bello e amato come il nostro. Ridiamo respiro alla nostra gente.”