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Secondo l’analisi di Unimpresa per gli italiani si prospetta una stangata fiscale da quasi 80 miliardi tra il 2017 e il 2020. Il DEF dichiara un aumento delle entrate tributarie per i prossimi 4 anni di 46,073 miliardi di € con un’extra quota 2017 (manovrina aggiuntiva) di 3,254 miliardi. L’incremento di spremitura si sviluppa nel 2018 con extra richieste pari a 20,448 miliardi, nel 2019 con altri 13,775 miliardi di €, per approdare ad un bel 8,616 nel 2020. Senza dimenticare gli aumenti ai contributi sociali e previdenziali. Questo, si stima, comporterà un aumento del costo del lavoro per le imprese di 26 miliardi.

“Gli effetti della scellerata politica fiscale dei governi Monti, Letta e Renzi sono stati devastanti come lo sono quelli dell’esecutivo Gentiloni soprattutto dal punto di vista sociale. I numeri –afferma il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia- dicono sempre la verità e smascherano le prese in giro del governo. Altro che niente tasse e debito stabilizzato come cerca di far credere il premier Gentiloni, il cui schema fisso preferito della politica economica è il ‘tassa e spendi’ a discapito delle tasche degli italiani. Questi esecutivi di sinistra non stanno facendo nulla di propositivo per il Paese e continuano a dimostrarlo. Quello che occorre, invece, è una decisiva sferzata di cambiamento a questo sistema inerte la cui priorità non è certo il bene dell’Italia”.

“Le imprese avrebbero bisogno di pagare meno tasse e invece ne pagheranno sempre di più, ci sarebbe bisogno di una revisione della spesa pubblica e invece aumenteranno gli sprechi. Servirebbe uno Stato snello che spende solo per le grandi opere e riduce le entrate al minimo indispensabile. Il Def ci dice che l'attuale governo va nella direzione opposta: tassa e spende inutilmente”- conclude il consigliere provinciale Capogruppo di Forza Italia, Gianluca Quadrini.

Frosinone, 23 aprile 2017

Ufficio stampa
Gianluca Quadrini,
Consigliere provinciale
Capogruppo di Forza Italia