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SAN VITTORE DEL LAZIO. Rifiuti. Il silenzio assordante della Regione di fronte alla richiesta di un piano di monitoraggio ambientale.
L’amministrazione comunale di San Vittore del Lazio con il consiglio comunale n.23 del 13.7.19 ha approvato una proposta, da parte di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che minoranza, da inviare alla regione Lazio per attivare un piano straordinario di monitoraggio ambientale. Una proposta che si rende necessaria vista la classificazione della qualità dell’aria in cui versa il comune di San Vittore del Lazio, ma anche e soprattutto perché esiste da parte dell’amministrazione attraverso vari procedimenti autorizzativi che hanno coinvolto l’impianto dei rifiuti, una richiesta di attività di monitoraggio oltre che sulla qualità dell’aria anche sui contaminanti persistenti, a cui non è stato mai dato soddisfazione sia da parte del direttivo dell’impianto che della Regione Lazio.
Si percepisce da incontri vari avvenuti con la popolazione un enorme e crescente disagio da parte della stessa rispetto a queste tematiche. La popolazione e l’amministrazione che li rappresenta chiedono con forza che vengano svolti attività di monitoraggio importanti sul territorio di San Vittore dove l’impianto esistente raggiunge un carico termico di oltre 397mila tonnellate ed è quasi a saturazione. Un mese fa precisamente il 10 settembre 2019 il Comune ha inviato la delibera del citato consiglio comunale alla Regione,alla direzione delle Politiche ambientasi ciclo rifiuti Roma, al presidente Zingaretti, all’assessore Valeriani e all’ing.Tosini per chiedere un confronto entro i 30 giorni successivi alla nostra richiesta volto a verificare la fattibilità di un piano di monitoraggio. Trascorso questo tempo non si è avuto alcun cenno da parte di alcun esponente della Regione. Un comportamento che appare grave, ancor di piu’ se pensiamo che solo ieri sul giornale è apparsa la proposta di aumentare una linea di impianto di incenerimento di rifiuti a San Vittore aggravando la situazione ambientale già martoriata . Mentre si persevera nel non assumersi alcuna responsabilità a favore della salute pubblica e dell’ambiente.
Per questo l’amministrazione di San Vittore è fortemente indignata a nome di tutta la popolazione di fronte al silenzio assordante ancora una volta della Regione Lazio e degli organi regionali su una richiesta legittima che proviene dal territorio.
“San Vittore è divenuta ormai insostenibile- commenta l’assessore all’ambiente e vice presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri prof.Amilcare D’Orsi- E’ grave che la Regione si comporti ancora così, facendo diventare quello di San Vittore e della Ciociaria gli unici siti dove risolvere i problemi rifiuti delle loro province. Qui non si tratta piu’ di essere solidali, perché già l’idea di mettere un altro impianto nel comune di San Vittore significa ‘colonizzare’ un territorio. Noi infatti già siamo solidali visto che il fabbisogno della provincia di Frosinone è ampiamente al di sotto degli impianti della provincia”.
“L’impianto di San Vittore del Lazio così come gli altri esistenti nei territori limitrofi non possono essere l’unica soluzione per favorire lo stoccaggio dei rifiuti romani-dichiara il presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri e consigliere provinciale ing.prof.Gianluca Quadrini-.E’ necessario programmare un nuovo modello di gestione del ciclo dei rifiuti rispettando i territori, la dignità e la salute dei cittadini che lo abitano che non possono piu’ tollerare una gravità ambientale come questa. Le province hanno già dimostrato di essere solidali, non possono essere considerate solo per soccorrere Roma”.
Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Presidente XV Comunità montana Valle del Liri
Amilcare D’Orsi
Vice presidente XV Comunità montana Valle del Liri