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SORA, AGGRESSIONE RAGAZZO ALLA STAZIONE. QUADRINI CHIEDE AL SINDACO MAGGIORI CONTROLLI NEI PUNTI NEVRALGICI”
Colpisce la notizia dell' aggressione avvenuta due giorni fa ai danni un ragazzo quattordicenne nei pressi della stazione ferroviaria di Sora, malmenato da un coetaneo a quanto pare per uno sguardo di troppo e costretto a ricorrere alle cure ospedaliere per le ferite riportate. Ora per fortuna il ragazzo è tornato a casa tra le braccia amorevoli dei genitori che faranno sì che questo resti solo un brutto ricordo. Ma l'accaduto resta un fatto grave e segna sia la società, che la famiglia. A tal proposito il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e presidente della XV Comunità Montana ing.Gianluca Quadrini interviene sollecitando la necessità di incrementare servizi di controllo e vigilanza sul territorio.
“Più divise e più agenti sulle strade affinchè accadimenti come questi non si ripetano più. Chiedo all’amministrazione comunale di Sora di predisporre un piano di controllo con funzione di prevenzione specie nei punti nevralgici della città, compresi quelli aggregativi e ludici affinchè si eviti che la situazioni degeneri. Infatti nonostante l’arduo compito di repressione svolto dalle Forze dell’Ordine che ringraziamo per la dedizione, è necessario un rafforzamento delle misure di sicurezza”.
“Come padre ed esponente politico sono indignato per l’accaduto. Un fatto grave che rappresenta un chiaro segnale di prepotenza e di aggressività che denotano scarso rispetto sia per gli altri che per l’ambiente comune – aggiunge l’esponente azzurro Quadrini – e pertanto ritengo fondamentale che da parte dei genitori ci sia più attenzione e vigilanza nell'educare i ragazzi all’autonomia e al senso civico. Noi genitori siamo i primi a collaborare affinché si possa intervenire con gli stessi obiettivi e rendere più proficuo il lavoro svolto da scuola o istituzioni. In tal senso è necessaria un’azione di sensibilizzazione verso un problema sommerso ma più diffuso di quanto si pensi, il bullismo. Le campagne informative fatte in tv, a scuola, sui social stessi, servono ma non risolvono. La soluzione sta nel coraggio di educare, che non è coraggio di vietare anzi, è coraggio di educare alla capacità di compiere scelte consapevoli, feconde e utili per se stessi e per gli altri. Educare è prevenire”.
Ufficio stampa
Gianluca Quadrini