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Si è svolta ieri a Roma nel Salone delle Tre Fontane all’Eur la presentazione del libro "La scossa dello scarpone anatomia di una passione sociale" scritto Sindaco di Amatrice e già Presidente della VI Comunità Montana Sergio Pirozzi. Circa 2mila persone hanno partecipato al toccante racconto di Pirozzi sul terremoto che solo ad Amatrice ha ucciso 239 persone. Storie commoventi di gente che oggi ha voglia di ricominciare e di reagire.

Presente alla cerimonia anche il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia e presidente della XV Comunità montana ing. Gianluca Quadrini che ha espresso la sua gratitudine al sindaco Pirozzi e ha dichiarato:” Un evento meritevole di attenzione che ha richiamato un folto pubblico interessato alla tematica trattata dal caro amico e collega Sergio Pirozzi, un uomo venuto dal territorio e che ha compiuto e continua a farlo, diverse battaglie per la sua Terra sempre con impegno, tenacia e volontà di fare del bene alla sua gente”.

Centosessanta pagine in cui l’attività del Sindaco di Amatrice è arricchita anche da note biografiche legate ai ricordi della sua infanzia trascorsa nei “campi di terra” e in mezzo alla natura del suo Comune. Un racconto della sua esperienza di uomo e di Sindaco, “perché – scrive nell’introduzione Pirozzi– sento il dovere di testimoniare un passato importante”. “Tutto ciò è stato possibile –continua Quadrini- grazie agli “Scarponi della fatica e dell’impegno che, come la felpa, sono abiti tipici dei montanari che vivono in territori difficili dove tutto è duramente guadagnato. Rafforzano il concetto di persone che si danno da fare e che si mettono in gioco, senza aspettare che arrivi qualcosa dall’alto. Per questo merita un vero plauso”.

Se fino a qualche mese fa il nome di Sergio Pirozzi era noto, oltre che ai cittadini di Amatrice, soltanto agli appassionati di calcio per la sua attività di allenatore dove è riuscito a ottenere risultati più che buoni, dopo il tragico terremoto che però ha devastato la zona appenninica al confine tra Lazio e Marche, si è subito imposto alla ribalta mediatica per i suoi modi diretti e senza troppi giri di parole, diventando subito uno dei simboli del sisma.

" Il popolo di montagna ha nel proprio dna lo scarpone perché è abituato a combattere le avversità del clima e della terra".

Ufficio stampa

Gianluca Quadrini