News e Comunicati Stampa
“Violenza in carcere a Frosinone: Infermieri aggrediti, cresce l’allarme per la sicurezza nelle carceri” Gianluca Quadrini interviene sull’accaduto.
“Violenza in carcere a Frosinone: Infermieri aggrediti, cresce l’allarme per la sicurezza nelle carceri” Gianluca Quadrini interviene sull’accaduto.
Nuovo episodio di violenza alla Casa Circondariale di Frosinone, dove tre infermieri – due uomini e una donna – sono stati aggrediti brutalmente da un detenuto armato di lametta. L’incidente, avvenuto nelle ultime ore, ha gettato nuovamente luce sulle drammatiche condizioni di lavoro e di sicurezza del personale sanitario nelle carceri italiane.
Il detenuto avrebbe colpito i tre professionisti mentre si trovavano all’interno di una delle aree sanitarie della struttura. La violenza, completamente improvvisa, ha destato preoccupazione tanto per la gravità delle ferite riportate dai sanitari quanto per le modalità con cui è stato compiuto l’attacco.
In seguito all’aggressione, è intervenuto il presidente del Consiglio della provincia di Frosinone, Gianluca Quadrini, che più volte ha sollevato la problematica della scarsa sicurezza in cui si lavora all’interno dei carceri: “Questo nuovo episodio di violenza mette ancora una volta in evidenza la grave situazione di insicurezza che i nostri operatori sanitari e penitenziari sono costretti a vivere quotidianamente. È inaccettabile che professionisti della salute vengano aggrediti mentre svolgono il loro dovere. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a simili atti di barbarie.”
Quadrini ha inoltre sottolineato l’urgenza di un intervento istituzionale che garantisca maggiore protezione per il personale che lavora nelle strutture penitenziarie: “Chiediamo con forza che vengano adottate misure di sicurezza adeguate e che vengano messi in campo interventi strutturali per prevenire simili atti. Non è la prima volta che intervengo su questo
argomento interrogando chi ha il dovere di mettere in sicurezza e tutelare chi lavora all’interno delle carceri, in particolare coloro che, come gli infermieri, sono esposti a rischi costanti senza adeguate difese.”
L’aggressione, che ha scosso non solo i professionisti del settore, ma anche l’opinione pubblica, riporta in primo piano le problematiche legate alla sicurezza nelle carceri italiane, spesso teatro di episodi di violenza nei confronti di detenuti, agenti penitenziari e personale sanitario. La vicenda ha anche sollevato interrogativi sulla gestione e il monitoraggio delle strutture carcerarie, dove la sicurezza rimane una questione critica, soprattutto in contesti ad alta tensione.