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“Privare i neonati della possibilità di una vita normale è un fatto inaccettabile” – con queste parole Gianluca Quadrini commenta la cancellazione del finanziamento dello screening neonatale.
“Privare i neonati della possibilità di una vita normale è un fatto inaccettabile” – con queste parole Gianluca Quadrini commenta la cancellazione del finanziamento dello screening neonatale.
A seguito della discussione sollevata dalla Senatrice, Forza Italia Berlusconi Presidente - UDC, Paola Binetti del rischio che venga eliminato dalla Legge di Bilancio il finanziamento dello screening neonatale è un fatto che ha scosso la sensibilità e gli animi di molte persone. Gianluca Quadrini, Presidente del Gruppo Provinciale di Forza Italia commenta questa decisione come inaccettabile e vergognosa – “Privare i neonati della possibilità di una vita normale o addirittura privare loro della possibilità di sopravvivere è un fatto inaccettabile e vergognoso. Un finanziamento di 5 milioni di euro, approvato dalla V Commissione di Bilancio e dal Ministero della salute, rischia di essere eliminato su richiesta della Ragioneria di Stato che ritiene il livello del finanziamento superiore rispetto alle prestazioni obbligatorie previste. Come si può pensare di sottrarre fondi destinati a salvare vite di piccoli indifesi? Come si può essere insensibili e far prevalere l’aspetto burocratico di fronte alla tutela della salute dei cittadini? Si tratta di un investimento prezioso che darebbe la possibilità di arrivare a diagnosi più veloci, migliorando l’aspettativa di vita e anche la qualità dei piccoli pazienti. Per non parlare del cospicuo risparmio che il Servizio sanitario avrebbe. Mi unisco alle considerazioni della Senatrice Binetti e spero, che oltre me, ci siano altre persone che si batteranno affinchè questa gravissima decisione non diventi realtà. Faccio appello alle forze politiche perché ci si opponga in maniera concreta contro questa manovra che cancellerà una parte del futuro del nostro Paese. La politica è responsabile e ha il dovere di tutelare la salute di questi piccoli pazienti.”