La possibilità o meno di applicare l’Iva sulla tassa rifiuti è stata oggetto di contenzioso tra Agenzia delle Entrate e Corte di Cassazione e, a vincerla, è stata la Giurisprudenza: il divieto di doppia imposizione fiscale comporta la possibilità di richiedere a rimborso l’importo indebitamente versato. Per ottenere il rimborso Iva sulla tassa rifiuti è necessario presentare domanda ma, prima ancora, accertarsi se l’imposta sia stata o meno addebitata negli anni precedenti.
Il consigliere provinciale capogruppo di Forza Italia ing.Gianluca Quadrini vuole ricordare la possibilità del recupero della somma dell’iva ai cittadini che l’hanno indebitamente versata dal 2007 ad oggi: “Negli ultimi tempi –dichiara Quadrini-sempre più cittadini sono venuti a conoscenza della possibilità di richiedere rimborso dell’Iva illegittimamente applicata sulla tassa rifiuti versata negli scorsi anni. Per richiedere il rimborso Iva sulla tassa rifiuti è fondamentale controllare se sull’importo pagato sia stata o meno addebitata l’Iva. A tal proposito per prima cosa bisogna verificare se nel proprio Comune di residenza è stata addebitata la tassa rifiuti sotto forma di Tia - Tassa Igiene Ambientale. In tal caso, prima di procedere con l’invio della domanda, bisogna verificare se sia stata o meno addebitata l’Iva sulle ricevute dal 2007 in poi, verificando il dettaglio degli importi in fattura”
La recente ordinanza della Corte di Cassazione n.5627 dello scorso 7 marzo ha, di fatto, confermato l’illegittimità della richiesta di pagamento dell’Iva sulla tassa rifiuti da parte delle aziende di nettezza urbana.

Frosinone, 12 aprile 2017


Ufficio stampa
Gianluca Quadrini,
Consigliere provinciale
Capogruppo di Forza Italia
Presidente XV Comunità montana


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