L’Unione europea vuole imporre subito all’Italia l’innalzamento delle aliquote Iva, quella ordinaria dal 22% al 24% e quella agevolata dal 10% al 13%. La richiesta è arrivata al governo italiano e si inquadra in una manovra, studiata nei dettagli dai tecnici di Bruxelles, volta allo spostamento del carico fiscale dal lavoro ai consumi. L’Italia otterrebbe il taglio del cuneo fiscale in deficit per un massimo di 10 miliardi, ma in cambio dovrebbe mettere mano a un super-manovra da 20 miliardi a copertura delle clausole di salvaguardia.
<Se così fosse, -dichiara consigliere provinciale Capogruppo di Forza Italia, Gianluca Quadrini- si tratterebbe di un’altra stangata di tasse che rischierebbe di massacrare la ripresa economica, oltre che un duro colpo per le politiche sociali e i non autosufficienti. Con l’aumento dell’iva aumenterebbero prezzi e tasse in un momento critico in cui le famiglie sono in condizioni disperate e soffrono per il lavoro che manca. Gli stipendi avrebbero benefici assai contenuti a fronte di sicuri aumenti dei prezzi che finirebbero col fiaccare i consumi e dunque di mettere una zavorra alla crescita del Paese>
La batosta, in realtà, sembra imminente andando oltre tutte le rassicurazioni che Renzi aveva fatto. Il rischio che il governo accetti il diktat fiscale di Bruxelles allarma imprenditori commercianti lavoratori e artigiani. Con una crescita economica che a fatica galleggia intorno al 1%, assestare una mazzata fiscale da 8-10miliardi, mascherata da operazioni di redistribuzione del reddito, potrebbe trasformarsi in un micidiale boomerang per l’economia nazionale.
Così il premier Gentiloni annuncia soddisfatto agli italiani tagli alle tasse. <Gentiloni continua a dichiararsi ottimista dicendo che ridurrà le tasse. Ma se l’Italia secondo i dati Ocse è l’ultima tra i grandi paesi europei per crescita non solo nel 2016 ma anche 2017 in ragione dei problemi di bilancio e deficit, come può il premier affermare una cosa del genere? Se continua sulla cattiva scia del suo predecessore Renzi, con aumenti fiscali e finti bonus elargiti come mance, questo esecutivo che nulla di positivo e di nuovo sta facendo,porterà il Paese ancora più allo sbando. Quello che occorre, invece, è una tempestiva sferzata di cambiamento, un decisivo cambio di rotta a questo sistema inerte di governi di sinistra, la cui priorità non è certo il bene e la crescita del Paese, come stanno dimostrando>- conclude il consigliere provinciale Capogruppo di Forza Italia, Gianluca Quadrini.

Frosinone, 9 marzo 2017


Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale
Capogruppo di Forza Italia


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