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ARPINO, LA RAI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO E DEI TESORI DELLA TERRA DI CICERONE, IN OCCASIONE DELLA 48ESIMA EDIZIONE DEL GONFALONE.
Al via oggi gli attesissimi 3 giorni del palio del Gonfalone di Arpino, la manifestazione folkloristica tra i Quartieri e le Contrade della città di Arpino a tutela e valorizzazione delle tradizioni, che affondano le radici negli usi e costumi dei nostri antenati e della terra ciociara. Il palio della Terra di Cicerone è sostenuto dalla XV Comunità montana Valle del Liri di Arce e dalla Fondazione Marco Tullio Cicerone, particolarmente attenti alla promozione di questo evento estivo utile a far apprezzare e conoscere il grande patrimonio di arte, storia cultura ma anche tipicità e tradizioni di cui è ricco il nostro territorio.
Questa mattina, con l’occasione, si sono svolte anche le riprese della trasmissione di Rai 3 TGR Happy Hour, che andrà in onda domenica 19 agosto 2018, alle ore 14,00 per far conoscere la realtà arpinate culturale, artistica ed enogastronomica della terra di Cicerone. Le riprese si sono tenute presso l’Agriturismo Il Ciclope, negli uliveti e vigneti della zona, nella fattoria Becco Felice e nel centro del paese dove i contradaioli allestivano gli angoli caratteristici dedicati al Gonfalone. Sotto i riflettori sono andati in particolare i prodotti tipici di Arpino, salumi e formaggi, olio, vino rosso.
L’Associazione culturale Olivicoltori Terra di Cicerone con il presidente ing. Antonio Sardellitti ha accompagnato le riprese del programma illustrando le peculiarietà della zona.
L'organizzazione dell'evento con le riprese dell’emittente televisiva è stata curata dalla Fondazione Marco Tullio Cicerone con il suo presidente dott.Antonio Farina che ha affermato: ”Il nostro territorio è ricco di storia e di tradizioni che vanno valorizzate anche attraverso i media affinchè tutti possano conoscerle ed ammirarle. Per questo abbiamo ritenuto particolarmente importante organizzare questo evento che ci porta ad analizzare il turismo enogastronomico, e di conseguenza i prodotti tipici, di cui Arpino è ricca quali nuova fonte di attrazione turistica. E quindi di sviluppo socio economico. Le tipicità sono conseguenze di storia e costumi e quindi medium per il territorio”.
“La città di Arpino –dichiara il presidente dell’ente montano ing.Gianluca Quadrini- rappresenta il faro non solo della provincia di Frosinone ma dell’intera regione Lazio grazie a questa spettacolare manifestazione. In qualità di enti sovracomunali– spiega Quadrini – siamo vicini con sinergia, al Gonfalone che valorizza il territorio e pertanto va sostenuto sempre più affinché non si perda quel legame con le radici della tradizione e della storia, base del nostro futuro rendendo lustro ad Arpino, uno dei paesi più belli della Ciociaria e del Lazio, ricco di storia cultura e tipicità che vanno assolutamente preservati. Un ringraziamento doveroso a tutti i Quartieri e le Contrade, che sono gli attori principali del Gonfalone; gli sforzi di tanti contradaioli, che sacrificano il proprio tempo libero senza interesse alcuno, ma solo per il prestigio dei “propri colori”, rendono possibile la magia di questa manifestazione”.
“Oltre la cultura e le bellezze storiche ed architettoniche di Arpino –ha spiegato la consigliera comunitaria dott.ssa Rachele Martino- anche l’enogastronomia ha un ruolo importante. Mentre i piatti caratteristici e i prodotti tipici si possono degustare durante tutto l’anno nei vari ristoranti della città,alcuni piatti tipici come sagne e fagioli, gnocchi o tonnarelli possono essere apprezzati nelle serate gastronomiche organizzate dai quartieri e contrade che partecipano al Gonfalone di Arpino palio che quest’anno è giunto alla 48 esima edizione. In questa 3 giorni di aggiudicazione del Drappo la prima giornata inizia con la rievocazione di antichi mestieri e tradizioni della città di Cicerone per passare poi alle gare che si svolgono nelle giornate di sabato e domenica, quando viene poi conquistato il Gonfalone dalla contrada o quartiere vincitore”.
Ufficio stampa
XV Comunità montana
Fondazione M.T. Cicerone