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PROVINCIA, ATTIVITÀ DEPOSITO RIFIUTI A PIGLIO. QUADRINI PRESENTA UNA Interrogazione a risposta scritta: salvaguardare produzione vinicola doc.
Il Consigliere provinciale Coordinatore di Noi con l'Italia Gianluca Quadrini ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, al Segretario Generale e ai Consiglieri della Provincia di Frosinone per sapere quali iniziative l'ente intende intraprendere eventualmente per far annullare la Determinazione Dirigenziale n. 199 del 26/01/2018 relativa all'autorizzazione di una nuova attività di deposito e lavorazione di rifiuti da affiancare alla attività di “trasferenza” che la ditta TAC Ecologica attualmente svolge in Piglio località Casa Zompa, al fine di salvaguardare un territorio ad alta vocazione agricola dove la produzione del vino Cesanese del Piglio DOCG è diventato onore e vanto di questa Provincia in tutto il mondo.
"Dopo attenta disamina della documentazione inviatami dal Comitato Cittadino “Terra Madre “ di Piglio (FR)-afferma Quadrini- si evidenzia che l’ufficio tecnico del comune di Piglio ha prodotto e redatto due documenti, Permesso a Costruire in Sanatoria e Relazione di Congruità Urbanistica, dai quali scaturisce la determinazione dirigenziale n. 199 del 26/01/2018 del Settore Ambiente della Provincia di Frosinone con la quale si autorizza la nuova attività di deposito rifiuti.
Premesso che l’ufficio tecnico del comune di Piglio rilasciava un Permesso di Costruire in Sanatoria, per lavori realizzati dalla ditta TAC Ecologica in assenza di opportuni titoli abitativi, e che i lavori eseguiti, per la realizzazione di un “piazzale” (51,00 x 31,00 m.) al di sopra di muri di sostegno alti fino a 3,70 m. effettuati su di un terreno sito a Piglio distinto in catasto al Foglio 38, mappale n. 32 che ricade nella fascia delle aree tutelate per legge e che il Permesso di Costruire in Sanatoria contrasta con quanto previsto dal D.lgs. 42 del 2004 “Codice per i beni culturali e del paesaggio”, art. 146, sia rispetto all’obbligo della autorizzazione paesaggista prima dell’inizio di qualsiasi lavoro sia rispetto all’impossibilità di rilasciare l’autorizzazione in sanatoria.
Il responsabile provinciale in Conferenza dei Servizi, nell’esprimere il proprio parere favorevole al progetto presentato dalla TAC Ecologica, lo fa, facendo riferimento alla relazione di congruità urbanistica rilasciata dal Comune di Piglio che non tiene conto del vincolo paesaggistico di cui al PTPR del Lazio.
Tra l'altro l’area interessata dal progetto presentato, lambisce il corso d’acqua denominato fosso Gricciano, ed è all’interno della fascia di protezione dei 150 m, quindi sottoposta a tutela ambientale.
In considerazione delle funzioni attribuite al Presidente della Provincia dalle leggi e dagli ordinamenti vigenti in specie per la sovrintendenza del funzionamento degli uffici e vista la recente sentenza del Consiglio di Stato, n 8 del 17/10/2017 in tema di annullamento di atti amministrativi in autotutela che chiarisce alcuni punti essenziali del procedimento di revoca degli atti nella Pubblica Amministrazione, nella quale si afferma che il mero decorso del tempo (18 mesi), di per sé solo, non consumi il potere di adozione dell’annullamento d’ufficio; che l’onere motivazionale gravante sull’amministrazione risulterà attenuato in ragione della rilevanza e autoevidenza degli interessi pubblici tutelati; che la non veritiera prospettazione da parte del privato delle circostanze in fatto e in diritto poste a fondamento dell’atto illegittimo a lui favorevole non consente di configurare in capo a lui una posizione di affidamento legittimo, con la conseguenza per cui l’onere motivazionale gravante sull’amministrazione potrà dirsi soddisfatto attraverso il documentato richiamo alla non veritiera prospettazione di parte".
Ufficio stampa
Gianluca Quadrini
Consigliere provinciale
Coordinatore Noi con l'Italia Fr