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Coronavirus. La criticità e i rischi del 118. QUADRINI:”Evitare sovraccarico per garantire servizi di emergenza" .
In questo periodo di estrema criticità dovuta all' espandersi del Coronavirus, tante sono le chiamate al 118 da parte di persone che accusano sintomi quali febbre,tosse o sintomi riconducibili al Covid19. I sanitari del 118, militari di frontiera’ abituati all’emergenza sul campo e chiamati a fronteggiare in trincea anche la pandemia sono quelli che per primi entrano in contatto e prestano assistenza alle persone contagiate. Quindi i più esposti al pericolo. Alla questione si aggiunge la disposizione regionale che aggrava il compito per il 118 di provvedere al trasferimento dei pazienti guariti, ma ancora positivi al corona virus e quindi infettanti, presso il domicilio degli stessi. Tutto ciò non è assolutamente attuabile vista la grave carenza di personale e di mezzi e visti i principi fondamentali su cui si fonda l'azienda sanitaria 118, ovvero garantire il servizio in emergenza-urgenza sul territorio garantendo assistenza sanitaria ai pazienti critici non Covid.
Quadrini: subito un patto del territorio per sostenere concretamente medici, infermieri e lavoratori.
Questo è il momento della collaborazione ad ogni livello: istituzionale e operativa, nazionale e locale. Forza Italia ha dato la massima disponibilità al Governo per la gestione comune di una emergenza senza precedenti. Ma sinceramente dal premier Giuseppe Conte non sono arrivate aperture vere, ma soltanto delle timide manifestazioni di facciata.